28 dicembre 2009

Parole che parlano (2): Agguato

Chi subisce un'aggressione non è necessariamente vittima di un agguato. Eventualmente solo potenziale, un agguato è un'aggressione dai modi particolari di insidia e di tranello. Un buon sinonimo di agguato è imboscata: trasparente. È il caso di ricordare simili banalità a chi padroneggia un italiano anche solo approssimativo? No.
Cosa significa allora il fatto che agguato ricorra bellamente al posto di aggressione non solo in discorsi pubblici (sarebbe nulla: si sa che sono sempre approssimati per eccesso) ma anche in conversazioni private? Perché lamenta d'essere stato oggetto di un agguato chi, in modo più generico e non necessariamente meno grave, è stato aggredito?
Rolando vittima dei Mori, ispirati da Gano: ecco cosa fa agguato. Istituisce un eroe e un anti-eroe. E con una più grave riprovazione per l'anti-eroe, fellone, mette nel racconto del fatto il carico d'una supplementare compassione per l'eroe, magnanimo fin sul baratro di un'esiziale ingenuità.

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