21 settembre 2012

Linguistica da strapazzo (1): Boccasana



Basta una pubblicità a ricordare una cosa banale: storicamente, nomi propri vengono da nomi comuni e da loro combinatorie sintattiche, sovente ancora in quel modo trasparente che solo l'uso denominativo ("Ciao Boccasana") opacizza. Sul come di tale opacizzazione, in questo blog, capiterà magari di tornare: non è privo di interesse.
Ma meglio di come lo farebbe un filosofo del linguaggio (oltre che, ovviamente, un professore di linguistica), basta una pubblicità a chiarire una cosa non altrettanto banale: in modo ultra-storico, tutto ciò è possibile grazie all'antonomasia, il motore linguistico del processo che poi capita di osservare in accadimenti che, come omaggio a Giovanni Verga, ad Apollonio piace chiamare "'nciurie" (cosa siano, lo spiega la graziosa linguaccia che chiude l'annuncio) e sulle quali, forse, succederà un giorno qui ci si fermi più di quanto si fece con un frustolo di qualche anno fa.

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